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Nauru vende passaporti per 105 mila $ per proteggere la sua popolazione dai cambiamenti climatici.

15 Marzo, 2025

La piccola isola di Nauru nel Pacifico affronta una crisi climatica che mette in pericolo la sua esistenza. Il suo governo ha deciso di vendere passaporti come parte di un piano per ricollocare i suoi abitanti.

Nauru, un piccolo paese nel sud-ovest dell’Oceano Pacifico, è il terzo paese insulare più piccolo del mondo, con solo 21 km² e circa 12.000 abitanti. Tuttavia, ora ha una proposta sorprendente: sta vendendo passaporti per 105.000 $.

L’idea alla base di questa strategia controversa è raccogliere fondi per proteggere la popolazione dagli effetti devastanti del cambiamento climatico. Nauru è uno dei paesi più vulnerabili all’innalzamento del livello del mare, il che potrebbe portare a diventare un ricordo nella mappa mondiale.

Un rifugio in pericolo

La crisi climatica ha colpito Nauru in modo sproporzionato. Secondo la NASA, se la temperatura globale aumenta di 3 °C, si prevede che il livello del mare a Nauru si alzi di 69 cm entro l’anno 2100, il che porterà a gravi inondazioni e alla perdita di terre coltivabili. L’erosione costiera e le tempeste estreme sono una minaccia costante, e l’acqua salata inquina le scarse risorse di acqua dolce dell’isola.

Il governo ha deciso che la vendita di questi “passaporti d’oro” finanzierà un ambizioso progetto per trasferire fino al 90% della sua popolazione verso aree più elevate, dove possano vivere al sicuro dalle inondazioni e da altri disastri climatici.

Storia di tentativi falliti

Non è la prima volta che Nauru considera la vendita di passaporti. In passato, il paese è stato considerato un paradiso fiscale e la sua economia dipendeva dall’estrazione del fosfato, che ha reso l’80% del suo territorio inabitabile. Negli anni ’90, l’isola ha venduto passaporti che sono finiti in mani di individui discutibili, compresi terroristi.

Per evitare di ripetere gli errori del passato, il governo ha implementato misure restrittive, vietando la vendita di cittadinanza a persone con precedenti penali e a cittadini di paesi considerati ad alto rischio dalle Nazioni Unite, come la Corea del Nord.

L’obiettivo iniziale di Nauru è raccogliere 5,6 milioni di dollari nel primo anno, con la speranza di raggiungere 500 passaporti all’anno in futuro, il che potrebbe significare entrate fino a 42 milioni di dollari. Questa strategia potrebbe rappresentare 19% delle entrate totali del governo, cruciale in un paese dove la disoccupazione raggiunge il 23%.

La vendita di passaporti può sembrare una soluzione insolita, ma in un mondo in cui i programmi globali di aiuto contro il cambiamento climatico sono insufficienti, iniziative come questa sono sempre più necessarie.

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