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Rituali occulti di Dionisio rivelati a Pompei: una scoperta sorprendente

16 Marzo, 2025

Affreschi appena scoperti a Pompei ci trasportano in un mondo nascosto pieno di cerimonie dionisiache che sono rimaste celate per secoli sotto le ceneri del Vesuvio.

Una nuova scoperta archeologica a Pompei ha lasciato gli esperti a bocca aperta. Un raro ciclo di freschi monumentali che rappresentano il seguito di Bacco, il dio del vino, è stato scoperto in una sala destinata ai banchetti. Questa straordinaria scoperta è stata annunciata dal sito archeologico vicino a Napoli ed è stata catalogata come un documento storico straordinario dal ministro italiano della Cultura, Alessandro Giuli.

La sala, denominata ‘Casa del Tíaso’, si apre su un giardino e mostra un impressionante megafresco paragonabile ai famosi dipinti della Villa dei Misteri. Questi dipinti, risalenti agli anni 40-30 a.C., catturano l’essenza delle festività dedicate a Dionisio attraverso immagini vibranti e dinamiche.

Baccanti e satiri nella scena

I freschi rivelano le baccanti, seguaci di Bacco, rappresentate come ballerine che tengono un capretto o una spada, accompagnate da satiri con orecchie a punta che suonano flauti e compiono libazioni. Al centro della scena, spicca una figura femminile che, insieme a un anziano portatore di una torcia, sembra partecipare a un rituale notturno di iniziazione.

Questo affresco non solo illustra la celebrazione del vino, ma offre anche un nuovo approccio ai rituali iniziatici del culto dionisiaco. La caccia, elemento ricorrente nelle festività, è evocata attraverso la rappresentazione di animali vivi e morti nella parte superiore del dipinto.

Pompei: un tesoro archeologico

Pompei, un sito dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, è un tesoro archeologico che continua a sorprendere il mondo. Con oltre 4 milioni di visitatori all’anno, è la seconda meta turistica più popolare d’Italia. Un terzo della città è ancora sotto le ceneri del Vesuvio, rendendola un luogo pieno di segreti da scoprire.

L’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. ha preservato molti degli edifici e dei freschi, permettendoci oggi di esplorare un passato vibrante e pieno di vita. Questa recente scoperta nella ‘Casa del Tíaso’ fornisce una finestra unica sul mondo delle cerimonie dionisiache e ci ricorda la ricchezza culturale che Pompei ha ancora da offrire.

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