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Le tracce del trauma nel DNA e il loro impatto sulle generazioni future

29 Aprile, 2025

Uno studio recente rivela che le esperienze traumatiche possono lasciare segni nel nostro DNA che vengono trasmessi ai nostri discendenti.

Le esperienze traumatiche non solo influenzano la nostra salute mentale, ma possono anche lasciare un’impronta indelebile nel nostro DNA. Così stabilisce uno studio innovativo condotto da scienziati degli Stati Uniti e della Giordania, i quali hanno osservato come l’esposizione costante alla violenza possa attivare o disattivare geni nel nostro materiale genetico, e la cosa più sorprendente è che queste modifiche possono essere ereditate dalle generazioni future.

Il team di ricerca ha analizzato campioni di saliva di 131 rifugiati siriani appartenenti a 48 famiglie diverse. Di queste, metà aveva sperimentato le devastanti conseguenze della guerra civile in Siria dagli anni ’80, mentre l’altra metà non era stata esposta a tali circostanze. Questo confronto ha permesso agli scienziati di valutare l’impatto della guerra non solo sulla prima generazione, ma anche su quelle successive.

Un’eredità epigenetica impressionante

Lo studio si è concentrato sulle donne in gravidanza della prima generazione, che erano state esposte a un ambiente bellico durante la loro gestazione. I risultati sono stati sorprendenti: sono state identificate 21 alterazioni epigenetiche collegate al trauma, di cui 14 sono state trasmesse ai loro figli. Questo suggerisce che il trauma non è solo un’esperienza personale, ma un peso che può persistere nel corso delle generazioni.

Questo tipo di ricerca apre un dibattito su come il trauma collettivo possa plasmare la biologia di una popolazione. Se lo stress e la violenza possono riconfigurare il nostro DNA, cosa significa questo per le generazioni future che non hanno vissuto direttamente quegli eventi? Le implicazioni sono enormi e ci invitano a riflettere sull’impatto dell’ambiente sulla nostra salute e su quella dei nostri discendenti.

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