• Español
  • Français
  • Eesti
  • Deutsch
  • Polski
  • Slovenčina
  • Svenska
  • Nederlands

L’invecchiamento artificiale del whisky: una nuova era nella distillazione?

14 Marzo, 2025

La produzione del whisky ha preso una piega inaspettata grazie a tecniche innovative che accelerano il suo invecchiamento. Scopri come si realizza questo processo e quale impatto ha sul sapore della bevanda.

Nel affascinante mondo del whisky, la tradizione e l’innovazione spesso si scontrano. Mentre l’invecchiamento in botti di rovere è il metodo classico, sempre più aziende cercano di accelerare questo processo per offrire un prodotto più accessibile.

Per capire come si riesca a fare ciò, è essenziale conoscere i fondamenti della distillazione. Il whisky è prodotto a partire da cereali come mais, grano, segale e orzo maltato. Ogni produttore ha la propria ricetta, che combina questi ingredienti con acqua e lieviti, dando inizio a una fermentazione che dura circa tre giorni. Durante questa fase, i lieviti trasformano gli zuccheri in alcol e anidride carbonica.

Metodi di invecchiamento accelerato

Una volta fermentato, il liquido viene distillato e ottiene un contenuto alcolico dell’80%. È qui che inizia il vero invecchiamento, che può durare anni in botti di rovere, dove il sapore e il colore si sviluppano grazie all’interazione dell’alcol con il legno. Ma cosa succederebbe se potessimo accorciare questo tempo?

Aziende come Bespoken hanno sviluppato metodi innovativi. Invece di utilizzare botti, pongono il whisky in serbatoi di acciaio dove aggiungono piccoli pezzi di legno. Regolando temperatura e pressione, riescono a ottenere una maggiore interazione tra l’alcol e il legno, accelerando così il processo di maturazione.

Un altro approccio consiste nella tecnica del chimico Orville Tyler, che utilizza ultrasuoni per irradiare le botti di legno, il che presumibilmente accelera la creazione di esteri, composti che conferiscono sapore al whisky. Da parte sua, Endless West opta per una strategia radicale: infonde l’alcol con sostanze naturali e microorganismi per replicare la composizione di un whisky invecchiato.

Il risultato di queste tecniche è già disponibile sul mercato, con alcuni prodotti che hanno persino vinto premi. Tuttavia, ci sono coloro che sostengono che questi whisky non riescano a raggiungere la stessa complessità di sapore di quelli tradizionali, il che solleva un dilemma nell’industria.

La possibilità di accelerare l’invecchiamento non è nuova. Fin dal XIX secolo, ci sono stati tentativi di imitare il sapore legnoso e affumicato del whisky utilizzando additivi poco convenzionali, dal caramello fino a… carne marcia. Anche se queste pratiche possono sembrare estreme, evidenziano il costante desiderio di innovazione nel mondo della distillazione.

Lascia il primo commento